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Valutazione della sostenibilità dei blocchi porizzati: analisi del ciclo di vita

Laterizi POROTON: Materie Prime, Produzione e Sostenibilità

Materie prime e approvvigionamento responsabile

Nella fase iniziale, la scelta delle materie prime rappresenta il primo elemento di valutazione per la sostenibilità. Produrre blocchi in laterizio con argille selezionate da cave a basso impatto paesaggistico e trasportate in circuito breve riduce significativamente le emissioni legate all’estrazione e alla logistica. In questo contesto, i LATERIZI POROTON si avvalgono di composizioni che privilegiano argille locali, limitando così consumi energetici e sprechi di materia. L’attenzione alla qualità dell’argilla, unita a sistemi di controllo avanzati basati su analisi granulometriche e spettrometrie a raggi X, garantisce stabilità meccanica ottimale e risultati costanti, con un occhio di riguardo alla tutela del territorio. Il processo di omogenizzazione delle polveri, realizzato attraverso mulini a cilindri con ricircolo dei finissimi, ottimizza la granulometria per ottenere porosità uniforme senza l’aggiunta di additivi chimici. Questa strategia di approvvigionamento responsabile consente di abbattere l’impronta ambientale sin dall’inizio del ciclo di vita, a vantaggio di tutti gli operatori edili che possono così fare affidamento su materia prima costante e a basso impatto.

 

Processi produttivi e riduzione dell’impatto

Il cuore della sostenibilità risiede nei forni e negli impianti di produzione: l’adozione di tecnologie ad alta efficienza termica e il recupero di calore consentono di contenere i consumi di combustibile tradizionale, minimizzando le emissioni di CO₂. Grazie a linee automatizzate e a sistemi di pressatura e formatura che sfruttano il calore residuo, i LATERIZI POROTON vengono prodotti con cicli di cottura ottimizzati, riducendo l’energia termica impiegata per unità di prodotto. I forni tunnel a sezione variabile, dotati di celle a controllo automatico della temperatura, mantengono un profilo termico stabile anche al variare delle condizioni di carico. Inoltre, il riciclo delle acque di processo e il recupero dei solidi ceramici nelle miscele di argilla limitano ulteriormente gli scarti: questa fase di “zero waste” si basa su filtri a piastre e pressa a vite, che separano le acque di lavaggio e rialimentano il ciclo produttivo. Questi accorgimenti, uniti a piani di manutenzione predittiva basati su sensori IoT e analisi vibrazionali, permettono di mantenere elevati standard qualitativi e ambientali, riducendo fermi impianto e garantendo continuità di produzione.

 

Logistica ottimizzata e trasporto a basso impatto

Un’altra tappa fondamentale del ciclo di vita riguarda il trasporto dei materiali. Organizzare la distribuzione dei blocchi in funzione della prossimità dei cantieri e utilizzare flotte di mezzi sempre più efficienti consente di ridurre le percorrenze e le emissioni di gas serra. I LATERIZI POROTON, progettati con peso specifico bilanciato, favoriscono carichi ottimizzati per camion e treni, migliorando i rendimenti dei trasporti su strada e rotaia. La definizione di hub di stoccaggio strategici, unita a percorsi pianificati con software di logistica avanzata basati su algoritmi genetici, abbassa il numero di viaggi a vuoto e limita l’impatto acustico e atmosferico lungo le vie di comunicazione. L’impiego di container modulari, con supporti intercambiabili, consente inoltre di azzerare i danni da movimentazione e migliorare la stabilità del carico, riducendo scarti dovuti a rotture durante il trasporto. La scelta di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e l’adozione di carburanti a basso tenore di zolfo completano una strategia che rende la logistica un punto di forza nel profilo di sostenibilità dell’intero ciclo.

 

Prestazioni energetiche in fase d’uso

Durante l’utilizzo, l’involucro realizzato con blocchi porizzati assicura eccellenti valori di isolamento termico e acustico, comportando un abbassamento significativo dei consumi per riscaldamento e raffrescamento. La massa termica dei LATERIZI POROTON immagazzina calore d’estate e lo rilascia d’inverno, stabilizzando le temperature interne e riducendo i picchi di domanda energetica. Il valore di conducibilità termica λ, che per i blocchi porizzati si attesta spesso tra 0,10 e 0,15 W/mK, permette di raggiungere livelli di trasmittanza Uw inferiori a 0,20 W/m²K anche con spessori contenuti. L’accoppiamento con sistemi di ventilazione meccanica controllata e schermi solari integrabili tra i giunti, ottimizza ulteriormente il bilancio energetico dell’edificio. Questo beneficio non solo incrementa il comfort degli occupanti, ma si traduce anche in minori emissioni operative dell’edificio, diminuendo l’energia primaria richiesta su tutto l’arco di vita dell’opera. Il risultato è una muratura “attiva” che contribuisce in modo tangibile agli obiettivi di efficienza energetica e di normative sempre più stringenti.

 

Durabilità e manutenzione minima

Un involucro performante è anche un involucro durevole. I blocchi porizzati certificati offrono elevata resistenza meccanica, stabilità dimensionale e inerzia agli agenti atmosferici, garantendo cicli di vita estesi senza interventi onerosi. I LATERIZI POROTON presentano una struttura interna porosa e compatta che impedisce il degrado legato a cicli gelo-disgelo e facilita l’adesione degli intonaci, riducendo i tempi e i costi di manutenzione. Le prove di compressione e flessione, condotte secondo la norma EN 772-1, dimostrano valori superiori a 7 N/mm² anche per altezze di blocco di 250 mm, garantendo performance strutturali elevate. Grazie a questa durabilità intrinseca, le opere murarie necessitano di interventi meno frequenti, con un’efficace riduzione dei costi di gestione nel medio-lungo periodo e un minor consumo di risorse per riparazioni. L’applicazione di rivestimenti idrofobici minerali, facilmente integrabili in fase di posa, estende ulteriormente la protezione contro le intemperie senza alterare la traspirabilità della parete.

 

Gestione del fine vita e riciclo dei materiali

Alla fine del loro impiego, i materiali da costruzione devono poter essere reinseriti nel ciclo produttivo. I blocchi porizzati, essendo costituiti da argilla pura e priva di additivi inquinanti, sono totalmente riciclabili. Durante le demolizioni selettive, le pareti in LATERIZI POROTON si disassemblano facilmente, permettendo il recupero e la frantumazione in aggregati ceramici riutilizzabili per nuove miscele o per sottofondi stradali. Il processo di crushing, seguito da vagliatura multipla, consente di separare le frazioni fini da quelle grossolane, ottenendo materie prime secondarie conformi alla classe R2 dei CAM (Criteri Ambientali Minimi). Questo approccio circolare chiude il cerchio del ciclo di vita, riducendo il flusso di rifiuti edilizi verso le discariche e valorizzando il materiale come risorsa secondaria di alta qualità, impiegabile anche per massetti o sottofondi drenanti negli spazi esterni.

 

Valutazione complessiva e vantaggi per il cantiere

L’analisi del ciclo di vita evidenzia come ogni fase – dall’estrazione alla produzione, dal trasporto all’uso e al fine vita – contribuisca in modo integrato alla riduzione dell’impatto ambientale complessivo. Per gli operatori edili, scegliere blocchi porizzati significa puntare su un equilibrio ottimale tra prestazioni tecniche e sostenibilità. Con i LATERIZI POROTON si ottiene un sistema murario certificato dal punto di vista ambientale, in grado di rispondere alle richieste normative e di mercato, migliorando la velocità di cantiere grazie alla posa semplificata e garantendo la qualità architettonica ed edilizia del progetto. L’uso di giunti sottili e malte speciali a scarsa conducibilità termica riduce i ponti termici, migliorando ulteriormente le prestazioni complessive. Questo approccio strategico rappresenta la via maestra per edifici più “verdi” e duraturi, capaci di soddisfare le esigenze di oggi senza compromettere le risorse di domani, e offre agli operatori un vantaggio competitivo in termini di sostenibilità, normativa e performance.