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Sicurezza e Salubrità nei Materiali da Costruzione: L’Importanza della Stabilità Fisico-Chimica

Laterizi POROTON salubrità, stabilità e sicurezza in edilizia

Assenza di Emissioni Nocive durante la Lavorazione dei LATERIZI POROTON

Nel contesto della moderna edilizia, l’attenzione verso la salubrità dei cantieri si è intensificata, imponendo una selezione accurata dei materiali da costruzione. I LATERIZI POROTON, costituiti principalmente da argilla naturale cotta ad alte temperature (circa 1000-1050 °C), risultano privi di additivi organici o sostanze sintetiche, il che garantisce un comportamento chimico prevedibile e sicuro anche in fase di lavorazione.

Durante la fase di taglio, movimentazione e posa in opera, i LATERIZI POROTON non rilasciano sostanze irritanti per l’apparato respiratorio né composti organici volatili (VOC), come formaldeide, benzene o toluene, spesso presenti nei materiali compositi o trattati chimicamente. L’assenza di polveri fini pericolose — come silice libera cristallina oltre soglia — riduce il rischio di patologie professionali come silicosi o broncopneumopatie croniche ostruttive.

Dal punto di vista normativo, questi materiali si allineano agli standard delle Direttive europee 2004/37/CE e 98/24/CE, che stabiliscono i valori limite di esposizione per agenti chimici nei luoghi di lavoro. Inoltre, i LATERIZI POROTON permettono la realizzazione di ambienti di lavoro in cui non è necessario adottare protocolli di contenimento chimico o dispositivi di protezione avanzati, semplificando la gestione della sicurezza in cantiere.

 

Stabilità Fisico-Chimica dei LATERIZI POROTON nell’Arco di Vita dell’Edificio

La stabilità chimica di un materiale da costruzione è un elemento chiave per garantire la durabilità e la sicurezza dell’edificio lungo tutto il suo ciclo di vita. I LATERIZI POROTON, per loro natura, sono materiali silico-alluminosi completamente sinterizzati: questo significa che al termine della cottura l’argilla ha raggiunto uno stato di equilibrio chimico stabile, non soggetto a reazioni secondarie con l’ambiente circostante.

Dal punto di vista fisico, presentano una porosità controllata — normalmente compresa tra il 35% e il 55% — ottenuta mediante l’inserimento di materiali organici naturali (segatura, farine vegetali, ecc.) che vengono bruciati durante la cottura. Questo tipo di porosità migliora l’isolamento termico senza compromettere la coesione strutturale. La struttura porosa non favorisce la migrazione di sostanze, né l’accumulo di inquinanti interni.

Sul piano chimico, i LATERIZI POROTON non rilasciano anioni o cationi reattivi, non presentano reazioni alcaline-aggregati e sono stabili anche in presenza di umidità o condense cicliche. Non esistono fenomeni di decomposizione termo-ossidativa, e non si sviluppano composti secondari anche in contatto con isolanti, sigillanti o intonaci. In questo senso, il comportamento del materiale è inerte, con pH neutro o lievemente basico, e totalmente privo di emissioni secondarie durante tutta la sua vita utile.

 

Compatibilità dei LATERIZI POROTON con Ambienti Aggressivi

Le condizioni ambientali particolarmente aggressive — come quelle riscontrabili in aree industriali, marine o altamente urbanizzate — possono accelerare il degrado di molti materiali da costruzione. I LATERIZI POROTON si distinguono per una straordinaria resistenza a questi fattori, grazie alla loro microstruttura compatta, alla bassa assorbenza capillare e alla mancanza di sostanze solubili igroscopiche che possano reagire con agenti esterni.

In ambienti industriali, dove si registra la presenza di gas acidi (come SO₂, NOₓ o CO₂ in elevate concentrazioni), i LATERIZI POROTON non reagiscono chimicamente, mantenendo inalterata la propria struttura cristallina. La mineralogia tipica dei laterizi (mullite, quarzo, feldspati residuali) è resistente a questi attacchi grazie alla stabilità termica acquisita durante la sinterizzazione. Non si formano composti solfatici o carbonatici espansivi che possano generare microfessurazioni nei giunti di malta o negli intonaci.

Nei contesti marittimi, l’azione della salsedine rappresenta un rischio notevole per materiali che contengono cloruri solubili. I LATERIZI POROTON, invece, non presentano sali liberi e la loro struttura microporosa contrasta la penetrazione di acqua salina per capillarità. I test di penetrazione capillare (UNI EN 772-11) mostrano assorbimenti contenuti e stabili nel tempo, con un coefficiente di imbibizione inferiore a 1 kg/m²·min⁰·⁵, che rappresenta un’eccellente barriera passiva contro l’attacco chimico da cloruri e solfati.

Un ulteriore elemento distintivo è la resistenza ai cicli di gelo e disgelo, verificata secondo la norma UNI EN 772-22, che dimostra l’idoneità dei LATERIZI POROTON all’uso anche in zone con forti escursioni termiche stagionali. La bassa percentuale di assorbimento impedisce il ristagno d’acqua nei pori capillari, evitando danni da espansione volumetrica in fase di congelamento. Anche l’inquinamento atmosferico da particolato sottile (PM10 e PM2,5), spesso presente nei centri urbani, non altera le prestazioni superficiali o la colorazione naturale del materiale.

Grazie a queste proprietà, i LATERIZI POROTON risultano adatti anche per interventi in contesti di restauro conservativo e riqualificazione ambientale, dove la durabilità e la neutralità chimica sono requisiti imprescindibili per evitare alterazioni irreversibili dei manufatti storici o di nuova edificazione in siti sensibili.

 

Assenza di Interazioni Dannose con Materiali Complementari

Nel contesto edilizio contemporaneo, la sinergia tra materiali differenti è cruciale per assicurare prestazioni funzionali e durabilità dell’opera finita. I LATERIZI POROTON, grazie alla loro composizione inerte e all’assenza di agenti migranti o composti instabili, si dimostrano compatibili con una vasta gamma di materiali complementari.

Malte tradizionali o premiscelate, rasanti, collanti, intonaci a base calce o gesso e perfino schiume poliuretaniche o sigillanti elastomerici possono essere applicati direttamente sui LATERIZI POROTON senza innescare fenomeni di distacco o alterazione chimica. La perfetta aderenza superficiale è favorita anche dalla micro-ruvidità delle facce a vista del blocco, che consente un’ottima ancoratura meccanica e chimica, anche in caso di intonaci traspiranti o fibrorinforzati.

 

L’assenza di sali solubili — come solfati, nitrati o cloruri — elimina il rischio di efflorescenze, comunemente visibili sotto forma di depositi bianchi sulle superfici murarie, soprattutto in presenza di umidità capillare o di condense notturne. Tali depositi, se presenti, possono degradare nel tempo la coesione degli strati superficiali e alterare l’estetica delle facciate.

Anche in presenza di sistemi di isolamento termico a cappotto, i LATERIZI POROTON non generano composti secondari che possano compromettere l’adesione del collante o la stabilità degli strati esterni. Le prove di compatibilità con i sistemi ETICS (External Thermal Insulation Composite Systems) indicano una perfetta integrabilità grazie al comportamento meccanico omogeneo tra il blocco e il sistema isolante.

Un aspetto di rilevanza crescente riguarda inoltre la compatibilità elettrochimica tra supporti e impianti. I LATERIZI POROTON non presentano caratteristiche conduttive, e quindi non favoriscono l’innesco di correnti vaganti o microcorrenti galvaniche che potrebbero danneggiare tubazioni metalliche, sistemi di fissaggio o sensori applicati in facciata. Questa proprietà è particolarmente apprezzata nelle costruzioni ad alta tecnologia o negli edifici con impianti intelligenti, dove la stabilità elettrica dei materiali diventa requisito di progetto.

 

Contributo dei laterizi alla Salubrità degli Ambienti Interni

Il benessere indoor è sempre più al centro della progettazione edilizia, specialmente nei contesti residenziali e scolastici, dove le normative in materia di qualità dell’aria interna si fanno via via più restrittive. I LATERIZI POROTON rappresentano una soluzione concreta per garantire ambienti salubri, grazie all’assenza totale di emissioni nocive e alla capacità di contribuire all’equilibrio termoigrometrico degli spazi.

Grazie alla loro traspirabilità (μ ≈ 5-10), questi laterizi permettono la diffusione del vapore acqueo, evitando la formazione di condensa interstiziale e superficiale, causa principale di muffe e microorganismi dannosi per la salute. L’inerzia termica elevata (capacità termica volumica > 900 kJ/m³K) consente inoltre una gestione naturale delle escursioni termiche, riducendo il bisogno di impianti di climatizzazione e migliorando il comfort percepito.

A livello di sicurezza sanitaria, i LATERIZI POROTON non rilasciano fibre, sostanze volatili o radiazioni ionizzanti, e sono pienamente conformi ai parametri della norma UNI EN ISO 16000 sulla qualità dell’aria indoor. Non contengono composti radioattivi naturali in concentrazioni pericolose (es. radon), come certificato da analisi gamma-spettrometriche condotte su campioni di produzione.

Infine, in caso di incendio, i LATERIZI POROTON non contribuiscono alla propagazione delle fiamme, non rilasciano gas tossici e resistono a temperature superiori ai 1000 °C senza alterazioni strutturali, risultando classificati in Euroclasse A1 secondo la EN 13501-1, cioè totalmente non combustibili.