Cosa è il BIM e a cosa serve?
In questo articolo andremo a rispondere alla domanda “Cosa è il BIM?“
Non è né un software, né un programma, è una metodologia, BIM è l’acronimo di Building Information Modeling; ovvero, modello di un edificio con informazioni di progetto.
Il BIM è dunque una metodologia che, all’occorrenza, comprende più software adatti alla progettazione ed anche alla costruzione, utilizzati per le sue varie fasi di sviluppo.
Nel caso del settore edile e delle costruzioni in generale, tutto ciò che è ad esso riferito è pertanto, proprio con l’ausilio della metodologia BIM, raccolto e archiviato in maniera digitale per essere poi richiamato e consultato all’occorrenza.
Come accennato Il BIM non è un software, ma una metodologia, complessa e innovativa, essenziale per il settore edile, architettonico e infrastrutturale prevalentemente pubblico, perché di interesse strategico per le amministrazioni pubbliche, a partirei dai più alti livelli, dai privati e per tutti i progetti che concernono grandi dimensioni.
Il BIM è dunque un moderno metodo integrato di progettazione, la cui caratteristica principale è l’unicità nell’essere capace di raccogliere, assemblare e combinare ogni dato inerente la pianificazione di un progetto di un edificio.
La metodologia BIM è spendibile sia per progetti ex novo, ossia i tempi e le modalità di esecuzione sia per tutto ciò che concerne la vita futura di un edificio mediante la gestione e il facility management.
Quando si parla di BIM, si parla quindi di un nuovo settore che è altamente innovativo che coinvolgerà inevitabilmente le capacità gestionali delle stazioni appaltanti e coinvolgerà sia le società di progettazione, sia le ditte aggiudicatarie che dovranno eseguire l’opera.
In definitiva, il BIM oltre ad essere importante per la pianificazione inerenti le edificazioni, riveste anche il ruolo di essere un metodo indispensabile per i controlli, le verifiche e la notevole riduzione di errori che potrebbero commettere in fase di esecuzione grazie allo stretto controllo preventivo del modello.
Come è nato e cosa è il BIM
Si può affermare che lo sviluppo più significativo del BIM si è avuto nell’anno 1987, quando ebbe luogo il primo vero “esperimento” di BIM, per mezzo di una costruzione virtuale ideata utilizzando ArchiCAD.
Fu l’inizio di uno sviluppo sempre più marcato del BIM.
Oggi il BIM è definito come una metodologia integrata di condivisione delle informazioni ottenute, ma non solo, esiste infatti, una sorta di multi disciplinarietà di tale metodologia, e pertanto ricorrere alla metodologia è oggi fondamentale nel settore delle costruzioni.
Nel corso degli anni il BIM si è sempre più evoluto in una metodologia indispensabile anche per opere di grandi dimensioni, dove è più facile il verificarsi della dispersione dei dati e con il suo utilizzo è diventato possibile non solo pianificare e gestire, ma anche sviluppare i modelli virtuali prodotti con altri software.
A cosa serve
Un progetto può essere interamente realizzato con l’ausilio di questa metodologia che rende possibile l’unione delle competenze appartenenti a un elevato numero di categorie professionali tecniche nel settore edile.
In altri termini la chiave dell’efficienza nella progettazione attraverso il BIM è quindi quella di essere qualcosa che è simile a una piattaforma multidisciplinare, nella quale può avvenire facilmente la partecipazione operativa di più figure professionali che lavorano all’interno di un progetto.
Chi può partecipare al progetto
Nel settore delle costruzioni, il BIM object può essere utilizzato da tutti coloro che fanno parte del progetto e ne sono coinvolti nel processo produttivo.
Infatti, il BIM può essere utilizzato in maniera utile da tutti coloro che hanno titolo per partecipare al progetto stesso, come ad esempio:
- Laureati in Architettura;
- Laureati in Ingegneria;
- Geometri;
- Imprenditori e costruttori;
- Committenti del progetto.
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