Noi di T2D operiamo da tempo per la progettazione e creazione di edifici tramite edilizia sostenibile. Le soluzioni costruttive T2D consentono di realizzare involucri edilizi dalla eccellenti performance tecniche ed a bassissimo impatto ambientale. Per questo, da molti anni, abbiamo intrapreso un percorso – sotto la costante guida degli enti preposti alla tutela dell’ambiente – che ha portato i nostri stabilimenti ad essere modello di industrie all’avanguardia che si sposano perfettamente con il delicato ambiente circostante.
Il benessere è uno stato psicofisico in cui concorre la salute dell’individuo, l’equilibrio socioeconomico e la cura dell’ambiente.
In questa visione l’edificio non è un oggetto a sé stante, slegato dal contesto, ma parte di un sistema interattivo e dinamico che considera gli elementi naturali (terra, acqua, vento, sole, vegetazione) e sociali (identità e appartenenza ai luoghi) come materiali fondamentali del progetto.
La direttiva europea 2010/31/UE: la giusta direzione
Con l’emanazione della direttiva 2010/31/UE, sono stati riformulati e ampliati i contenuti della precedente legge, abrogata dal 1° gennaio 2012, ed è stato introdotto all’art. 9, il concetto di “energia quasi zero” per gli edifici di nuova costruzione sia pubblici o di uso pubblico che privati (edifici NZEB).
Con NZEB si intendono gli edifici ad altissima prestazione energetica che minimizzano i consumi legati al riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione, produzione di acqua calda sanitaria, utilizzando energia da fonti rinnovabili, elementi passivi di riscaldamento e raffrescamento, sistemi di ombreggiamento e garantendo un’idonea qualità dell’aria interna e un’adeguata illuminazione naturale in accordo con le caratteristiche architettoniche dell’edificio.
In particolare la direttiva EPBD dispone che, a partire dal 31 dicembre 2020, tutte le nuove costruzioni devono essere edifici NZEB.
Ogni Paese europeo ha recepito la direttiva in base alle proprie specifiche esigenze e delle situazioni locali. L’Italia si è mossa verso il recepimento di queste direttive emanando diversi provvedimenti che hanno profondamente modificato la previgente normativa in materia.
Ma che cosa significa ZEB e NZEB?
Gli edifici NZEB sono gli edifici del futuro: ad alta efficienza energetica e in grado di ridurre al minimo i consumi.
ZEB è l’acronimo di Zero Energy Building, mentre NZEB sta per Nearly Zero Energy Buildings e viene utilizzato per definire un edificio il cui “consumo energetico è quasi pari a zero”.
Gli NZEB, quindi, sono edifici ad elevatissima prestazione che riducono al minimo i consumi per il loro funzionamento e l’impatto nocivo sull’ambiente. Questo vuol dire che la domanda energetica per riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, produzione di acqua calda sanitaria ed elettricità è davvero molto bassa.
La caratteristica, per noi, più importante è che sono costruiti solo con materiali rispettosi dell’ambiente che garantiscono l’isolamento termico sia d’inverno che d’estate, anche grazie all’utilizzo diinfissi ad alte prestazioni.
Non dimentichiamo poi che questi edifici, residenziali o non, producono energia da sé sufficiente per l’illuminazione, la climatizzazione e altre spese attraverso l’utilizzo di fontirinnovabili e sistemi passivi.
Il dettaglio degli NZEB: le caratteristiche giuste
Progettare e costruire un edificio NZEB non è come progettare e costruire un edificio classico. La cura del dettaglio qui inizia prima ancora della progettazione.
Ci sono fattori fondamentali che vanno considerati:
- durante la progettazione vengono ridotti al minimo i ponti termici dell’edificio, ovvero tutti i punti deboli che permettono un’elevata dispersione di calore verso l’esterno;
- viene effettuato uno studio accurato sull’orientamento e le ombreggiature dell’edificio in modo da ottimizzare l’influenza del Sole ;
- vengono progettati impianti di produzione di energia a fonti rinnovabili (fotovoltaico e solare termico);
- si testa la tenuta all’aria dell’edificio per evitare dispersioni di calore;
- l’effettiva possibilità dell’utilizzo del sistema domotico per gestire in modo intelligente impianti e consumi.
Da dove nasce il termine NZEB?
Il termine NZEB viene utilizzato per la prima volta nella Direttiva europea, la 2010/31/UE (la nuova EPBD – Energy Performance Building Directive) che introduce il concetto di “energia quasi zero” per gli edifici di nuova costruzione sia pubblici che privati. Inoltre, dispone che a partire dal 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere NZEB.
Essa è stata poi seguita in Italia dal D.Lgs. 192/2005. Più precisamente, nell’art. 4-bis si stabilisce che «a partire dal 31 dicembre 2018, gli edifici di nuova costruzione utilizzati da Pubbliche Amministrazioni e di proprietà di queste ultime devono essere progettati e realizzati quali edifici a energia quasi zero. Dal 1 gennaio 2021 la predetta disposizione è estesa a tutti gli edifici di nuova costruzione»
Ogni Paese e regione ha provveduto alla redazione di normative e allo sviluppo di protocolli che mirano a migliorare e regolare l’efficienza energetica degli edifici.
Questi infatti, permettono di certificare come ZEB edifici che abbiano rispettato determinati standard di progettazione e realizzazione.
Insomma, gli edifici ZEB sono gli edifici ormai del presente: garantiscono il miglior comfort interno, ma allo stesso tempo anche il rispetto per il nostro pianeta che troppe volte è stato dato per scontato.
T2D e gli edifici sostenibili
Il settore dell’edilizia rappresenta il 40% del consumo totale di energia nell’Unione europea (UE).
Le soluzioni costruttive T2D consentono di realizzare involucri dalle altissime performance termiche per costruire edifici a energia quasi zero, NZEB (nearly zero energy building).
Riduzione dei consumi energetici e utilizzo di fonti rinnovabili sono i concetti base degli edifici a energia quasi zero, NZEB, caratterizzati da un fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili.
La direttiva europea 2010/31/UE, che ha introdotto il concetto di edificio a energia quasi zero nasce dall’esigenza di ridurre i consumi energetici del 20% entro il 2020.
L’obiettivo NZEB è stato fissato per tutti gli edifici di nuova realizzazione a partire da quest’anno, già dal 2019 per gli edifici pubblici.
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