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Progettazione antisismica di edifici con blocchi porizzati: criteri e metodologie

Progettazione antisismica di edifici con blocchi porizzati

Principi di base nella progettazione antisismica

La progettazione antisismica di un edificio richiede l’adozione di criteri capaci di ridurre al minimo le sollecitazioni indotte dal sisma e di garantire comportamenti duttili in caso di evento estremo. In primo luogo, occorre definire la classe di duttilità e il livello di protezione desiderato, in relazione alla destinazione d’uso e alla zona sismica di ubicazione.

Un sistema murario a pareti portanti deve assicurare un’equilibrata distribuzione rigidezza–resistenza tra i piani, evitando concentrazioni di carico e fenomeni di “soft story”. L’adozione di LATERIZI POROTON in blocchi porizzati permette di modulare la rigidezza locale, grazie alla loro geometria forata e alla porosità controllata, migliorando la capacità di dissipazione dell’energia sismica.

Infine, la progettazione deve prevedere l’inserimento di giunti strutturali e di discontinuità pianificate, utili a contenere vettori di sollecitazione e a facilitare la risposta globale della struttura.

 

Caratteristiche strutturali dei blocchi porizzati

I blocchi porizzati rappresentano un’evoluzione significativa nel campo dei materiali per muratura antisismica. Le celle verticali, spesso calibrate in percentuali ottimali tra vuoto e massa piena, concorrono a creare un compromesso ideale tra leggerezza e robustezza.

I LATERIZI POROTON in questo contesto si distinguono per un valore di resistenza a compressione superiore a 8–10 N/mm², unita a una massa volumica contenuta che riduce i carichi propri e aumenta la tutela delle fondazioni. La porosità chiusa favorisce anche un comportamento favorevole in compressione ciclica, perché le microcavità agiscono da smorzatori di microfratture, limitando l’ampliamento di eventuali cricche.

In aggiunta, la lavorabilità dei blocchi, grazie a superfici rettificate, garantisce tolleranze minime che agevolano l’uso di malte a giunto sottile, potenziando il collegamento tra elementi e armature metalliche.

 

Modellazione e analisi sismica di sistemi in laterizio

Una corretta analisi sismica si basa su modelli numerici in grado di riprodurre fedelmente il comportamento non lineare della muratura armata. Gli approcci più diffusi utilizzano modelli a telaio equivalente o mesh bidimensionali con materiali tenuti a rottura progressiva.

Quando si impiega LATERIZI POROTON, è importante calibrare le leggi costitutive inserendo parametri di degrado rigidezza-duttilità presenti nelle normative internazionali. Il software di calcolo deve poi eseguire analisi dinamiche time-history o spettrali, valutando periodi di vibrazione e fattori di damping specifici del sistema porizzato.

I risultati indicano zone critiche dove concentrare rinforzi o armature aggiuntive, oltre a verificare le tensioni residue a scopi manutentivi.

 

Dettagli costruttivi e nodi critici

L’efficacia della progettazione antisismica di un sistema in muratura dipende in gran parte dalla qualità dei nodi costruttivi: pilastri, spallette finestra, cordoli di piano e giunti di ripresa. Per i LATERIZI POROTON, i canali predisposti per le armature devono essere perfettamente allineati, evitando disallineamenti che possano compromettere la continuità strutturale.

L’impiego di distanziatori e ferma-carro permettono di mantenere le tolleranze geometriche entro limiti inferiori al millimetro, favorendo l’aderenza tra malta e blocco.

Nei cordoli di collegamento tra piani, la sovrapposizione delle armature deve rispettare lunghezze di ancoraggio calcolate in base allo sforzo di snervamento, mentre nelle spallette è consigliabile l’adozione di staffe diagonali per contenere i fenomeni di taglio.

 

Verifica dei parametri di sicurezza e normative per la progettazione antisismica

Ogni progetto antisismico deve verificare i coefficienti di sicurezza previsti dalle norme. Il rapporto tra la resistenza di prova e il carico di esercizio (fattore di sicurezza) deve rispettare i valori indicati per murature in zona sismica.

L’utilizzo di LATERIZI POROTON comporta l’inserimento di parametri tecnici nei calcoli di verifica a compressione, taglio e fuori piano. È fondamentale applicare i criteri di verifica allo Stato Limite Ultimo (SLU) e allo Stato Limite di Esercizio (SLE), valutando le deformazioni ammissibili in condizioni ordinarie e sismiche. Gli Eurocodici e le appendici nazionali forniscono indicazioni precise per la modellazione e i coefficienti parziali da adottare.

 

Progettazione antisismica di edifici con blocchi porizzati

 

Strategie di rinforzo e interventi su strutture esistenti

Negli edifici esistenti, spesso dotati di murature non armate, è possibile migliorare la capacità sismica mediante sistemi a retrofitting. L’inserimento di tiranti in acciaio, il confezionamento di cordoli in serie e l’incollaggio di intonaci fibrorinforzati sono metodologie efficaci.

L’integrazione di elementi LATERIZI POROTON in zona critica (ad esempio negli anelli di collegamento orizzontali) permette di uniformare la risposta strutturale, riducendo dislivelli rigidi tra i vari comparti. L’uso di malte speciali edili per il ripristino garantisce continuità meccanica e durabilità, con interventi localizzati e non invasivi.

 

Monitoraggio e gestione in esercizio

Un edificio progettato con criteri antisismici deve essere affiancato da un programma di monitoraggio strutturale. L’installazione di sensori di spostamento, accelerometri e fessurimetri nei punti nodali consente di raccogliere dati reali sull’evoluzione delle deformazioni.

Nel caso di strutture in LATERIZI POROTON, la loro stabilità dimensionale facilita l’integrazione dei sensori all’interno dei giunti sottili. I dati acquisiti, elaborati con software dedicati, permettono di attivare interventi manutentivi tempestivi prima che si manifestino danni rilevanti.

 

Prospettive per l’innovazione della progettazione antisismica

La ricerca continua nel settore dei materiali da costruzione apre opportunità di miglioramento delle prestazioni antisismiche. L’adozione di additivi nanostrutturali nell’impasto, sensori a fibre ottiche integrati e soluzioni BIM avanzate rendono i sistemi in blocchi porizzati sempre più intelligenti.

I LATERIZI POROTON, grazie alla loro versatilità, si prestano a futuri sviluppi nel campo della robotica di cantiere e della prefabbricazione modulare, garantendo al contempo affidabilità e sostenibilità per le sfide del domani.

 

Integrazione con sistemi di isolamento sismico alla base

L’adozione di isolatori sismici alla base delle fondazioni rappresenta un’ulteriore frontiera nella progettazione antisismica. Questi dispositivi, installati tra la fondazione e la muratura, riducono le accelerazioni trasmesse all’edificio, limitando le sollecitazioni in parete.

Nell’impiego di LATERIZI POROTON, la presenza di isolatori a scorrimento o elastomerici impone una verifica approfondita dei carichi verticali e orizzontali, poiché le pareti portanti devono garantire stabilità durante il moto relativo.

È quindi fondamentale parametrizzare la rigidezza del materiale ceramico in combinazione con la deformabilità degli isolatori: in fase di modellazione, si adottano leggi costitutive accoppiate per simulare correttamente il comportamento dinamico del complesso.

A seguire, in cantiere, si verifica l’allineamento perfetto dei blocchi e il corretto appoggio sugli isolatori, evitando concentrazioni di carico puntuali che potrebbero danneggiare localmente la muratura.

 

Formazione degli operatori e controllo qualità per la progettazione antisismica

La riuscita della progettazione antisismica con blocchi porizzati dipende anche dalla competenza degli operatori in cantiere. Occorre organizzare corsi specifici per mastri muratori e tecnici, focalizzati sulle peculiarità dei LATERIZI POROTON: preparazione delle armature, gestione dei canali di inserimento e uso di malte fibrorinforzate.

Il controllo qualità include verifiche in sito della planarità dei corsi, prove di adesione malta-blocco e test non distruttivi su porzioni campione di muratura. Solo garantendo una catena di lavoro qualificata e standardizzata si ottengono murature che rispettano i criteri di progetto e mantengono nel tempo i livelli di sicurezza previsti.