Progettazione BIM con POROTON -dal modello digitale alla costruzione reale
Dal dato al cantiere: il ruolo del BIM nelle murature
L’adozione del BIM non ha cambiato solo la rappresentazione del progetto, ma il modo di ragionare sulle murature. Un modello informativo non è un semplice disegno tridimensionale: è un sistema che descrive materiali, prestazioni, interazioni e variabili che incidono sulla costruzione. La scelta dei blocchi in laterizio porizzato rientra proprio in questo tipo di logica, perché si tratta di un materiale che possiede caratteristiche misurabili, costanti e facilmente traducibili in parametri digitali. Nel modello BIM, la muratura non è un volume generico; è un elemento stratificato che assorbe calore, lo ritarda, trasmette vibrazioni in un determinato modo, pesa una quantità definita e mantiene un comportamento prevedibile. Inserire una parete in laterizio porizzato significa quindi definire un pacchetto con proprietà che non cambiano al variare delle condizioni di cantiere. Questo aiuta chi coordina le fasi a individuare già nel modello eventuali interferenze, verificare l’allineamento con gli impianti e comprendere come si comporterà il nodo tra muratura, solaio e tamponamento. È un approccio che riduce la distanza tra ciò che si progetta e ciò che verrà realmente costruito.
Tradurre il laterizio porizzato in un oggetto BIM affidabile
Nel BIM, un elemento funziona solo se rappresenta fedelmente la sua controparte fisica. Questo riguarda soprattutto i materiali minerali, che spesso vengono semplificati fino a perdere informazioni utili per la fase costruttiva. Nel caso dei blocchi porizzati, invece, l’inserimento nel modello può essere più accurato, perché le caratteristiche del materiale – conducibilità, trasmittanza del pacchetto, massa superficiale, resistenza meccanica, comportamento al fuoco – sono stabili e ripetibili. Gli oggetti BIM derivati dai LATERIZI POROTON consentono di visualizzare in anticipo la tessitura delle pareti, la geometria dei giunti, gli spessori reali degli strati e persino il modo in cui la muratura contribuisce alla modellazione energetica dell’edificio. L’informazione, se impostata correttamente, diventa uno strumento di controllo e non un semplice archivio: permette di prevedere punti critici, come la presenza di impianti verticali in tratti dove sarebbe preferibile mantenere continuità muraria, evitando di trasformare quel tratto in un segmento più lento della catena produttiva. Anche la quantificazione dei materiali risulta più lineare, perché il computo è legato a oggetti intelligenti e non a superfici generiche.
Coerenza tra modello e posa reale con la progettazione BIM con Poroton
Uno dei benefici più concreti del BIM, quando si lavora con murature in laterizio porizzato, è la riduzione degli scostamenti tra progetto e costruzione. La posa dei blocchi avviene con moduli regolari e prevedibili, quindi il modello digitale può replicare fedelmente la logica di montaggio. Quando gli operatori arrivano sul posto, non trovano indicazioni astratte ma un tracciamento coerente con la dimensione reale dei blocchi, dei giunti e degli spessori. Questo significa evitare adattamenti improvvisi, che spesso generano ritardi e fasi che creano accumulo durante la messa in opera. Un edificio progettato in BIM permette anche di verificare le interferenze con i telai, con i pilastri nascosti negli spessori o con gli ancoraggi degli impianti, riducendo gli errori e i ripensamenti. Nei casi in cui si utilizzi il sistema di blocchi rettificati, l’allineamento tra modello e cantiere diventa ancora più evidente: uno spessore di giunto costante, per esempio, aiuta gli operatori a seguire esattamente la sequenza progettuale. La muratura diventa un elemento che si monta con una logica quasi “guidata”, perché il progetto informativo ha già anticipato la maggior parte delle variabili.
Coordinamento progettazione BIM con Poroton e gestione delle interferenze
Le murature, soprattutto negli edifici articolati, sono uno degli elementi che più interferiscono con gli impianti. In un modello BIM ben impostato, la presenza di una parete in laterizio porizzato non è solo un vincolo geometrico, ma un limite fisico reale che influisce sul passaggio delle canalizzazioni, sulle altezze utili e sulle distanze di sicurezza. Il coordinamento tra strutture, impianti e architettura avviene così in un ambiente condiviso, dove ogni intervento è visibile e verificabile in tempo reale. Questo evita che un cavedio sovradimensionato sottragga massa muraria in punti dove servirebbe continuità o che un impianto verticale attraversi una zona che, dal punto di vista acustico, dovrebbe rimanere più protetta. Nei progetti in cui sono presenti stratigrafie complesse o nodi termicamente delicati, la muratura porizzata aiuta a mantenere un equilibrio tra massa e isolamento, e il modello BIM consente di visualizzare con anticipo gli effetti sul comportamento energetico. La condivisione dell’informazione riduce il rischio di trasformare il cantiere in un nodo che riduce la capacità complessiva del processo, perché molte criticità vengono risolte nella fase digitale, quando intervenire costa meno e non blocca le lavorazioni successive.
Tempi, costi e controllo del processo costruttivo
Un aspetto spesso sottovalutato della progettazione BIM con Poroton è la sua capacità di incidere sulla prevedibilità del cantiere. Quando il modello è accurato e le murature sono rappresentate con la loro dimensione reale, è più facile definire tempi di posa, fasi di approvvigionamento e sequenze operative. Nel caso dei laterizi porizzati, questa prevedibilità è particolarmente efficace, perché la regolarità dimensionale del materiale riduce le variabili in cantiere. Una parete modellata con blocchi rettificati, per esempio, consente di stimare in modo più affidabile il tempo necessario per la posa, evitando stime approssimative che spesso generano uno scostamento tra programma e realtà. Il BIM, integrato con la logica del cantiere, permette anche di valutare i costi in modo dinamico, aggiornando quantità e fasi man mano che il progetto si evolve. La muratura in laterizio porizzato, essendo stabile nelle sue caratteristiche, diventa un elemento che “fissa” alcune variabili del processo, impedendo che il cantiere subisca oscillazioni troppo ampie dovute a modifiche improvvise di materiali o metodi. Questa stabilità, in un contesto edilizio spesso caratterizzato da imprevisti, ha un valore significativo.
Dal digitale al costruito: un percorso continuo
La progettazione BIM con Poroton applicata alle murature in laterizio porizzato rappresenta un ponte tra due mondi che per anni hanno faticato a dialogare: la rappresentazione digitale e la costruzione reale. Qui il passaggio è più fluido, perché il materiale possiede una coerenza che si presta a essere modellata con precisione e poi replicata fedelmente in cantiere. Il dato diventa uno strumento operativo, non un esercizio formale. La muratura mantiene una continuità tra ciò che si immagina e ciò che viene montato, e questo semplifica la vita di progettisti, imprese e maestranze. In un periodo in cui l’edilizia chiede più controllo, più efficienza e meno sprechi, avere un materiale che si presta alla modellazione informativa e una tecnologia che ne amplifica le potenzialità rappresenta una combinazione particolarmente efficace. La sensazione finale è quella di un processo che procede con naturalezza, senza strozzature del processo e senza scarti inutili, fino a trasformare il modello digitale in un edificio che funziona esattamente come era stato previsto.