Architettura bioecologica

L’architettura bioecologica ha indicato i requisiti da rispettarsi affinché un’abitazione possa essere considerata salubre:

  • TRASPIRABILITA’, cioè la capacità di diffusione del vapore acqueo che rende sana la casa ed impedisce la formazione di muffe, ma anche consente lo scambio con l’esterno delle radiazioni e di eventuali vapori tossici.
  • IGROSCOPICITA’, cioè la capacità di assorbire e cedere in maniera reversibile il vapore acqueo prodotto, garantendo un buon clima abitativo.
  • CAPACITA’ DI ACCUMULO TERMICO, cioè la capacità di assorbire il calore estivo e di accumulare il calore invernale, compreso quello derivato dall’energia solare.
  • RAPPORTO ISOLAMENTO/ACCUMULO TERMICO OTTIMALE, cioè la capacità di contemperare un buon grado di isolamento con un buon accumulo termico per garantire un costante microclima interno ed un adeguato risparmio energetico.
  • ELEVATE CARATTERISTICHE TECNICHE
  • ELEVATE CARATTERISTICHE ACUSTICHE, sia come fonoassorbente che come fonoisolante
  • OTTIMA PROTEZIONE AL FUOCO
  • ASSENZA RADIAZIONI E DI SOSTANZE NOCIVE: ben 250 sono le sostanze individuate come negative dalla bioarchitettura
  • BUONA PROTEZIONE DAI CAMPI MAGNETICI NATURALI
  • RESISTENZA ALL’UMIDITA’, ALL’ACQUA, AL GELO

Scelte per un’edilizia responsabile

Il benessere è uno stato psicofisico in cui concorre la salute dell’individuo, l’equilibrio socioeconomico e la cura dell’ambiente.

In questa visione l’edificio non è un oggetto a sé stante, slegato dal contesto, ma parte di un sistema interattivo e dinamico che considera gli elementi naturali (terra, acqua, vento, sole, vegetazione) e sociali (identità e appartenenza ai luoghi) come materiali fondamentali del progetto.

Contestualizzazione dell’abitazione nel luogo in cui viene costruita

Prima di progettare, costruire o restaurare edifici, progettare centri urbani o pianificare un territorio, dovrebbe essere doveroso, innanzitutto, rapportarsi profondamente con l’essenza del luogo.

Salvaguardia dell’ecosistema

Un edificio si considera eco-compatibile se l’intero processo edilizio osserva i principi della tutela ambientale, a partire dal progetto, passando per la realizzazione, l’uso, fino alla demolizione.

Qualità della vita e benessere psicofisico dell’uomo

L’obiettivo primario dell’architettura sostenibile è la progettazione di edifici che riescano a soddisfare le esigenze fisiche, biologiche ed anche spirituali di chi ci abita coniugandone sapientemente struttura, servizi, colori ed odori.

Eliminazione di emissioni dannose

La scelta di materiali naturali non inquinanti, la traspirabilità dell’edificio, la copertura ventilata, la localizzazione degli impianti, il controllo della ventilazione e la razionalizzazione dei consumi energetici possono ridurre notevolmente l’emissione di sostanze nocive.

Impiego di fonti energetiche rinnovabili

Tra le fonti energetiche rinnovabili (energia solare termica e fotovoltaica, energia eolica, energia dalle biomasse, energia idraulica, energia geotermica) alcune hanno un rilievo applicativo molto importante nell’architettura sostenibile, in sostituzione o integrazione delle fonti tradizionali che risultano molto inquinanti.

Utilizzo di materiali e tecniche ecocompatibili, appartenenti alla cultura materiale locale

La valutazione del ciclo di vita o Life Cycle Assessment (LCA) di un prodotto è una metodologia in grado di individuare e analizzare gli impatti ambientali.
I materiali migliori da usare sono certamente quelli naturali perché estremamente sicuri per gli utenti finali e durante le costruzioni.