Il laterizio porizzato e la progettazione antisismica
Il laterizio è uno dei materiali da costruzione più antichi che esista.
Nel corso dei millenni le tecniche di produzione si sono di molto affinate e sono stati aggiunti altri elementi base con funzione migliorativa delle sue già elevate prestazioni, così sono aumentate le caratteristiche peculiari degli elementi costruttivi.
Difatti in relazione alla sua porosità viene esaltata la sua coibenza termica, è materiale impermeabile, è resistente a compressione, il carico di rottura di un mattone pieno è di 25 N/mmq, è soggetto a rottura per urto o sollecitazioni concentrate.
Il laterizio con la caratteristica di essere porizzato è quello più usato nella progettazione antisismica: è un mattone dall’impasto cotto risultando alleggerito con alveoli ottenuti aggiungendo all’impasto dell’argilla cruda, antecedente alla fase di formatura, un determinato quantitativo di alleggerenti.
La porizzazione può essere “macro” se è ottenuta con additivi di grani di polistirolo espanso che nella successiva fase di cottura, bruciano scindendosi in anidride carbonica ed acqua.
Oppure può essere “micro”, quando si ottiene addittivando l’impasto con farine fossili, farine di cellulosa, farine di legno ed altri alleggerenti di natura organica e non organica.
In entrambi i casi l’impasto di argilla è disseminato di alveoli che tra loro non comunicano e contenenti solo aria.
L’impasto alleggerito come sopra detto, muta le sue caratteristiche termofisiche; infatti il materiale risulta alleggerito e quindi più performante dal punto di vista termico.
La ricerca nel settore comunque ha sempre sperimentato nuove soluzioni tanto da specializzarsi sviluppando sempre nuovi modelli di laterizi più resistenti e più performanti in ogni utilizzo.
Oggi le nuove tecniche di formazione dei laterizi comportano adeguati livelli di sicurezza quando si costruisce in conformità ai criteri progettuali prescritti dalla specifica normativa.
Da qui le costruzioni in laterizio in zone dichiarate sismiche è risultato coerente con le ultime regolamentazioni in materia, garantendo manufatti sicuri e collaudati da rinomati ricercatori ed esperti di livello.
Tutto ciò in dipendenza di ingenti investimenti in apposite ricerche, alla realizzazione di edifici di prova e di riferimento e grazie al controllo qualità in fase di produzione e di esecuzione.
Muratura
Per i blocchi rettificati in laterizio porizzato le prove di laboratorio hanno evidenziato le ottime caratteristiche di resistenza meccanica delle murature.
La resistenza a compressione è risultata incrementata di oltre il 30% rispetto a quella delle murature in blocchi ad incastro e malta con similari caratteristiche meccaniche, ma con spessore tradizionale.
Bisogna però tenere a mente che la qualità dei materiali deve essere congruente con la regolarità morfologica e costruttiva dell’edificio, sia in pianta che in altezza; cosicché le azioni causate da un eventuale sisma siano omogeneamente ben contrastate e assorbite senza causare danni.
Ne discende che una configurazione regolare, priva di sbalzi esuberanti, altamente simmetrica, regolare in pianta e in altezza resiste molto meglio alle sollecitazioni derivanti dai terremoti.
La buona qualità dei materiali deve comunque essere accompagnata dalla migliore qualità della posa in opera a regola d’arte.
Il Consorzio Poroton Italia
Il Consorzio Poroton Italia dopo il verificarsi di eventi sismici, ha effettuato delle ricognizioni su alcuni manufatti che erano realizzati in laterizio porizzato.
Ne è risultato che gli edifici controllati possono annoverarsi, a ragione, nelle tipologie costruttive proprie delle costruzioni antisismiche in quanto hanno espresso ottime capacità di resistenza al sisma non avendo subito dei danni significativi e degni di menzione.
Le indagini hanno così avvalorato e confermato la tesi secondo cui è molto meglio progettare in totale sicurezza con materiali opportuni e performanti che assicurano e garantiscono il più alto contrasto alle azioni sismiche e alle calamità naturali.