Tipi di mattoni: caratteristiche e usi
I tipi di mattoni si dividono principalmente in due macro categorie: i mattoni forati e i mattoni pieni.
Dei mattoni forati ne esistono a decine per forme e dimensioni, tutti adatti per i diversi scopi dell’edilizia, i mattoni pieni sono disponibili in pochi e limitati formati sono quasi sempre del formato standard da 12 x 24 x 5,5 cm.
Vengono impiegati per creare piccole strutture ornamentali come archetti, muretti o comignoli o dei piccoli muri di sostegno.
Mattoni pieni
Il mattone in terra cruda è la classica tipologia conosciuta da sempre.
Sono dei buoni isolanti termoacustici e molto resistenti alla compressione e alle sollecitazioni, tuttavia non più usati per le grandi realizzazioni edilizie il cui posto è stato preso dai mattoni forati.
Le due tipologie di mattoni pieni classici sono:
-Mattone pieno inglese: 8,5 x 10,5 x 21.5 cm
-Mattone pieno italiano: 6 x 12 x 25 cm, molto usato in Italia perché è perfettamente modulare.
Mattone in laterizio
I mattoni pieni in laterizio sono ottenuti dall’argilla mista a sabbia e ossidi di diverso tipo.
Sono sul mercato nella versione piena che semiforata e sono impiegati per qualsiasi scopo in edilizia, dalle tramezzature alle strutture portanti.
Il materiale è pregevole, è impermeabile, ottimo conduttore termico, resistente alla compressione, resistente al gelo, ha eccellenti capacità di isolamento termoacustiche.
Le norme UNI definiscono la misura standard dei mattoni pieni in laterizio in 5,5 x 12 x 25 cm.
Mattone forato in laterizio
È quello più utilizzato in edilizia, il mattone forato classico in laterizio esiste in tantissimi formati per meglio adattarsi ai moltissimi impieghi cui può adattarsi.
Di seguito alcune tipologie di laterizio forato più comuni:
Per i solai: tavelle, tavelline, tavelloni, pignatte;
Per la muratura: blocchi di mattoni semiforati, per pareti portanti, mattoni e blocchi forati, per tramezzi e tamponature;
Mattone semipieno
Il mattone semipieno in laterizio, a differenza del forato, ha una percentuale di vuoti inferiore e si pone proprio a metà fra il pieno e il forato.
Semipieni di tipo A, con fori compresi tra il 15% e il 25% del mattone;
Semipieni di tipo B, con fori compresi fra il 45% e il 55% del mattone.
È un mattone molto utilizzato in edilizia, e quindi il mercato ne propone in tantissime forme e dimensioni anche se il classico rimane quello con misure di 6 x 12 x 24 cm per 6 fori.
Rispetto al mattone forato ha minore resistenza e può sopportare meno pressione e quindi è impiegato in particolare nella realizzazione di muri di delimitazione degli ambienti, tramezzi, ma non per muri portanti.
Altri tipi di mattoni
-Mattone estruso: mattone semipieno o forato ottenuto con una tecnica di estrusione in cui è compresso e fatto passare in un macchinario che lo forma e lo taglia con sezione della trafilatura, poi cotto nei forni.
-Mattone porizzato: il mattone è ottenuto con una tecnica avanzata che abbina l’argilla cruda ad alleggerenti che conferiscono al mattone una struttura ricca di alveoli.
È un mattone con elevate prestazioni termiche e possono essere di due tipi:
Con macroporizzazioni, ottenute con l’aggiunta di sferette di polistirolo espanso che durante la cottura evapora e lascia alveoli di 1 – 2 mm;
oppure, con microporizzazioni, ottenute con l’aggiunta di farine fossili, di cellulosa, segature di legno o altro composto organico o inorganico.
I mattoni porizzati sono i migliori sotto il profilo dell’isolamento e sono anche particolarmente duttili.
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