I laterizi: quali sono e le loro caratteristiche principali
I prodotti che si ottengono per cottura ad alte temperature sono chiamati “ceramici” e sono prevalentemente i materiali in argilla e sono classificati in relazione alla loro porosità oppure facendo riferimento alla compattezza della pasta che li forma.
I laterizi chiaramente sono un prodotto ceramico a pasta porosa e di forma prestabilita.
Il laterizio più noto e usato in tutto il mondo è il “mattone” che costituisce l’elemento fondamentale per i muri deputati a resistere.
Ma anche altri prodotti in laterizio sono molto importanti come il “tegolo” a protezione dall’acqua la “pignatta”, che costituisce l’elemento abbinato alla costruzione di solai in laterocemento, che lo rendono rigido, isolante e resistente e infine il “tavellone” resistente a flessione.
I laterizi: le caratteristiche
I laterizi sono costruiti dall’uomo e quindi sono dei prodotti artificiali con dimensioni già stabilite e resi resistenti dalla cottura delle argille unite a quantità variabili di sabbia, di ossido di ferro e di carbonato di calcio.
I laterizi si suddividono in tre categorie:
1) I materiali laterizi pieni che sono: il mattone ordinario, i mattoni pressati, le pianelle da pavimentazione;
2) materiali laterizi forati che sono: i mattoni forati, le tavelle, i tavelloni, le forme speciali da solaio;
3) I materiali laterizi da coperture che sono: i tegoli piani, i coppi dei pezzi speciali di varia forma.
Il colore che vediamo nel laterizio dipende in prevalenza dalla percentuale di ferro che è presente nel banco di argilla che si utilizza e dalla variazione di percentuale di ossigeno utilizzata durante la cottura.
È possibile che nella medesima fornace e lo stesso impasto d’argilla si abbiano mattoni di colore diverso.
Generalmente in condizioni che sono prevalenti cioè con temperature intorno ai 100°C ed una corretta ossigenazione in camera di cottura il risultato del cotto è di un colore rossastro.
Un altro fattore è la composizione diversa dell’argilla funzione delle caratteristiche proprie del luogo di estrazione.
Tipi e dimensioni dei laterizi
Di seguito alcune tipologie di laterizi tra i più comuni.
- Laterizi per murature.
Le dimensioni dei mattoni: l’elemento è di forma a parallelepipedo con larghezza che misura circa il doppio del suo spessore, mentre la lunghezza è circa il doppio della larghezza.
Le norme unificate indicano lo spessore in 5,5 cm, 12 cm alla larghezza e 25 cm alla lunghezza.
Il peso dell’elemento è di circa 3 kg dipendente dal grado di imbibizione di acqua.
In commercio vi sono pure i mattoni semipieni, cioè con una serie di fori che sono resistenti e leggeri. - Il mattone forato è molto utile e molto richiesto perché è leggero ed è impiegato nelle strutture non portanti e nei divisori. Le dimensioni sono s=4.5; b=12; l=25 per i tre fori e s=8; b=13; l=26 per i sei fori. I fori sono in senso longitudinale.
- I Blocchi forati.
I blocchi forati sono simili ai mattoni forati ma con dimensioni maggiori. Le dimensioni sono s=12, b=25, l=25/38 oppure s=13, b=23, l=22/35. L’area di ciascuno foro non deve eccedere il 10% della superficie della faccia forata. Questi blocchi devono essere leggeri e coibenti di buona inerzia termica, permeabilità al calore, facilità di montaggio e resistenza adeguata.
I blocchi di laterizio sono distinti anche in blocchi resistenti per murature ordinarie e blocchi leggeri per pareti non portanti; e in blocchi speciali per murature armate.
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