Le pignatte è il nome antico delle anfore romane. La caratteristica della denominazione giunta fino a noi, consiste nel fatto che i romani già dal II secolo d.C. avevano capito che alleggerire le parti orizzontali e quindi le cupole dell’epoca o di un manufatto ne aiutava la staticità. Perciò nelle edificazioni di quei tempi l’alleggerimento avveniva tramite l’interposizione di anfore (pignatte) annegate nel calcestruzzo.
Un mirabile esempio è il famoso Pantheon a Roma la cui copertura dopo duemila anni è la dimostrazione che l’enucleazione di materiale non collaborante merita di essere eliminato conferendo alla struttura un elevato grado di staticità.
Quindi anche ai giorni nostri la pignatta, ossia il laterizio come lo conosciamo oggi, ha il destino segnato ossia quello di essere annegato nell’impasto di calcestruzzo quando avviene il getto dei solai; esse, oltre a diminuire la massa della costruzione ha la funzione di essere cassaforma nella formazione dei travetti del solaio quando questo è direttamente gettato in opera, o viceversa funge da fascia laterale di completamento del travetto o di fascia piena o semipiena nel caso di solai a travetti prefabbricati posizionati tra due travi portanti o tra due setti di muratura portante; per essere il tutto ricoperto, pignatte e travetti, dalla caldana di calcestruzzo dello spessore di 4/5 cm che unitamente ad una rete in genere di tipo elettrosaldato completa lo spessore di progetto del solaio.
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E’ intuitivo che le pignatte, pur essendo molto importanti, necessarie e indispensabili nella fase di formazione del piano di calpestio di un edificio, non hanno alcuna funzione strutturale non concorrendo alla sua resistenza globale, per luci di modesta entità, mentre per luci importanti si preferisce utilizzare pignatte con minore percentuale di forature tali da fornire una sorta di resistenza nella parte superiore della sezione e quindi collaborare, soletta collaborante, alla resistenza del solaio che in questo caso avrebbe spessore superiore con forti sollecitazioni a compressione sulla parte superiore della sezione della pignatta rispetto all’asse neutro.
La pignatta in ogni caso risulta anche elemento di discontinuità termica tra due piani conferendo al solaio una quota di caratteristica termoisolante e di limitare anche le onde sonore.
VALUTAZIONE DEL PRODOTTO PIGNATTA
Le aziende produttrici delle pignatte da solai corredano il loro prodotto con le schede tecniche nelle possono riportare lo stabilimento di produzione, le la destinazione del blocco in laterizio in esame, le sue dimensioni, il peso, la densità media, le caratteristiche meccaniche comprendenti la resistenza caratteristica a compressione per le due direzioni principali, la resistenza caratteristica a trazione nel caso di flessione, la resistenza caratteristica a carico concentrato, il modulo elastico e la resistenza al fuoco.