In questo articolo vogliamo parlarvi delle detrazioni fiscali che si possono ottenere per la demolizione degli edifici. Inserirsi in questa materia non è facile, soprattutto quando non si è degli “addetti ai lavori”. Vogliamo darvi però un quadro, in modo da facilitarvi il lavoro o almeno cerchiamo di rispondere a eventuali dubbi e a domande che possono sorgere sull’argomento.

Quindi: quando possiamo richiedere le detrazioni? Chi può usufruire delle detrazioni? In che misura? 

Detrazioni fiscali per Demolizione e ricostruzione”

Quando parliamo di detrazioni fiscali per ciò che riguarda la demolizione e la ricostruzione, possiamo dire che si può godere di alcuni incentivi fiscali applicabili in tante situazioni. LAgenzia delle Entrate ha precisato che, quando si fanno più interventi che sono riportabili a differenti fattispecie che sono sottoposti ad agevolazione, è possibile usufruire di queste agevolazioni, in ambito di ogni limite di spesa, a patto che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai diversi interventi e che siano rispettati gli adempimenti previsti in relazione a ciascuna detrazione dalla Circolare numero 24/E dell’8 agosto 2020 dallAgenzia delle Entrate e la Risoluzione numero 60/E del 28 Settembre 2020 sempre dellAgenzia delle Entrate. 

In base a queste direttive, in caso di intervento di ristrutturazione edilizia realizzato tramite le specifiche demolizione e ricostruzione delledificio e linsieme delle agevolazioni fruibili che ne consegue sono diverse cioè: con riferimento al Superbonus 110% introdotto dal Decreto Rilancio dove, nel caso di Demolizione e ricostruzione”, trovano l’applicazione insieme tutti gli interventi trainanti” che danno accesso alla suddetta detrazione.

Con lapplicazione di uno o più interventi trainanti, il Decreto Rilancio stabilisce una serie di interventi di efficientamento energetico che, se eseguiti insieme a quelli principali, possono beneficiare di conseguenza del fatidico Superbonus 110%.

Chi può usufruire delle detrazioni?

Gli interventi che danno diritto alla detrazione del sueprbonus 110% sono di 2 tipologie e possono riguardare sia una singola unità immobiliare sia il condominio, sia un’insieme di unità. Sono escluse le nuove costruzioni. 

Gli immobili che fanno parte dellintervento devono essere già esistenti e dotati di un impianto di climatizzazione funzionante o comunque che sia riattivabile.

Le due classi energetiche da saltare

Ricordiamo però che lintervento di categoria superiore assorbe quelli di categoria inferiore ad questo correlati. Quindi? La detrazione è prevista per gli interventi antisismici e può quindi essere applicata, per esempio anche alle spese di manutenzione ordinaria e a quelle di manutenzione straordinaria, che sono necessarie al completamento dellopera. 

Lo stesso vale per altre opere come il rifacimento degli impianti elettrici, per quelli idraulici e anche igienico sanitari, oppure per opere di demolizione e di ricostruzione di pareti e/o muri interni, ecc… 

Questo tipolo di intervento sono da mettere in conto, perché è necessario passare di 2 classi energetiche per recepire le agevolazioni: da D a B, per esempio. 

Nota Bene: in caso in cui gli interventi di categoria inferiore realizzati possono essere finiti sia nelle agevolazioni per la riqualificazione energetica o/e il miglioramento sismico, sia in quelle per la ristrutturazione edilizia, il richiedente può usufruire, per le stesse spese, solo delluno o dellaltro beneficio, non di entrambi per gli stessi edifici.

I prerequisiti fondamentali all’accesso alle agevolazioni

I requisiti che servono per accedere al Superbonus del 110% previsto dal Decreto Rilancio, esplicitati nellarticolo n. 119 sono tanti e davvero articolati. Si rimanda quindi al citato articolo del disposto normativo ed ai relativi provvedimenti attuativi ovvero, la Circolare numero 24/E dell’8 Agosto 2020 dellAgenzia delle Entrate, Decreto Ministeriale del 06 Agosto 2020 quale Requisiti tecnici per laccesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici” , cosi detto Ecobonus.

Ricordiamo e ribadiamo anche che il requisito fondamentale per accedere al Superbonus per i diversi interventi di efficientamento energetico è quello di assicurare un miglioramento di almeno 2 classi energetiche delledificio. Interventi fatti in parte su un edificio esistente non consentono in tanti casi di avere il soddisfacimento di tale requisito se non vengono associati ad altri interventi che nella norma devono riguardare gli aspetti degli impianti. 

Quando è possibile l’estensione del Superbonus 110% al Sismabonus?

Il Sismabonus acquisti”, è stato introdotto nel 2017 con limitazioni alla zona sismica 1, quindi la più importante, esteso poi dal 1 maggio 2019 anche alle zone sismiche 2, 3, e consiste in una detrazione fiscale di cui può usufruire chi compra, entro i 18 mesi dal termine dei lavori, delle unità immobiliari da imprese che hanno già provveduto alla demolizione e alla ricostruzione delledificio anche con una variazione di volume rispetto all’edificio esistente e di conseguenza avere la riduzione di almeno 1 classe di rischio sismico.

Con il Decreto Rilancio questa detrazione è stata portata fino al 110% delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, quindi circa 1 anno e mezzo.

Quali sono i termini temporali delle agevolazioni?

La durata delle agevolazioni scritte è stata stabilita, ad oggi, fino al 31 Dicembre 2021.

Nellambito del Superbonus 110% e per il caso in cui gli interventi sono effettuati da Istituti Autonomi Case Popolari comunque nominati, dagli enti aventi le medesime finalità sociali, la detrazione del 110% può essere applicata alle spese sostenute fino al 30 Giugno 2022.

È utile segnalare che, in base alle info a oggi disponibili, sono già in discussione a livello di governo proposte per allungare il limite di usufrutto del Superbonus fino al 2023 o 2024.

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