La necessità di garantire una progettazione efficiente dal punto di vista energetico non può prescindere dalle prescrizioni normative che il progettista si trova ad affrontare e che dovrebbero costituire anche un adeguato supporto alla progettazione stessa.
Il Consorzio POROTON® Italia ha svolto, con un software certificato dal CTI in conformità alle norme vigenti, una serie di analisi su edifici-tipo di nuova costruzione a destinazione d’uso residenziale, effettuando calcoli e verifiche al variare di diversi parametri.
Gli edifici ad elevata efficienza energetica, in grado di azzerare (o quasi) i propri consumi, si chiamano NZEB (Nearly Zero Energy Building) e dal 2021 saranno il nuovo standard.
Cosa sono gli edifici NZEB?
Gli NZEB sono immobili in grado di provvedere autonomamente alla produzione del fabbisogno energetico dello stabile, riducendo al minimo i consumi e l’impatto ambientale. Gli NZEB (Nearly Zero Energy Building), sono edifici sostenibili “a energia quasi zero”, progettati per consumare pochissima energia per riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione e illuminazione.
Si tratta di uno standard studiato in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile Onu e introdotto dalle direttive europee già nel 2010.
Declinato poi dai singoli Paesi esso diventerà obbligatorio per l’Italia a partire dal 2021.
NZEB, le caratteristiche degli edifici a energia quasi zero
Innanzitutto un edificio NZEB deve avere un isolamento ottimale e bassi livelli di consumo, che devono essere per lo più coperti da una autoproduzione di energia, ottenuta da fonti rinnovabili. Come detto, il primo requisito di uno NZEB riguarda gli standard dell’involucro, che deve necessariamente essere molto isolato, per evitare dispersioni di calore e surriscaldamento.
Un edificio NZEB, inoltre, deve sfruttare al meglio l’esposizione solare, attraverso uno studio dell’orientamento e della disposizione degli ambienti domestici. Un immobile a energia quasi zero deve poi minimizzare l’incidenza di tutti i consumi: dal riscaldamento d’inverno al raffrescamento d’estate, dalla produzione di acqua calda sanitaria all’energia elettrica necessaria per l’illuminazione e il funzionamento degli elettrodomestici, fino alla ventilazione per il ricambio dell’aria.
Gli ultimi fondamentali requisiti per un edificio sostenibile sono l’impiego di impianti a bassa temperatura, l’autoproduzione da fonti rinnovabili, secondo quanto stabilito dal DLGS 28/2011, e, infine, un monitoraggio costante dei consumi.
L’Osservatorio nazionale dell’Enea
L’Italia, al fine di monitorare la realizzazione degli edifici ad alta prestazione energetica, ha avviato un Osservatorio nazionale edifici a energia quasi zero, grazie all’Unità Tecnica Efficienza Energetica di Enea, per fornire a progettisti e decisori statistiche e buone pratiche di tecnologie e procedure che hanno consentito il conseguimento dello standard Nzeb.
Lo sviluppo dell’Osservatorio dipenderà dalla collaborazione di diversi attori: agenzie e autorità locali, istituti di ricerca e università, professionisti, proprietari. Aderiscono al progetto il Collegio nazionale Periti Industriali e, sul territorio, dell’Ordine ingegneri provincia di Venezia, Ordine architetti delle province di Livorno, Monza e Brianza, Reggio Emilia, Ordine degli architetti PPeC della provincia di Bergamo, Periti industriali provincia di Reggio Emilia.
Per segnalare un edificio certificato come Nzeb, si può contattare il Portale 4E indicando “Osservatorio Nzeb” nell’oggetto del messaggio di segnalazione.
Quali sono i requisiti di un edificio Nzeb?
Un edificio Nzeb deve garantire che:
1. Che tutti i seguenti indici, calcolati secondo i valori dei requisiti minimi vigenti al 2021, risultino inferiori ai valori dei corrispondenti indici calcolati per l’edificio di riferimento:
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il coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione per unità di superficie disperdente;
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l’area solare equivalente estiva per unità di superficie utile;
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l’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale;
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l’indice di prestazione termica utile per la climatizzazione estiva, compreso l’eventuale controllo dell’umidità;
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l’indice di prestazione energetica globale, espresso in energia primaria (EPgl), sia totale che non rinnovabile;
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i rendimenti dell’impianto di climatizzazione invernale, di climatizzazione estiva e di produzione dell’acqua calda sanitaria;
2. Che la copertura del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e del 50% cento della somma dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento, tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili (All. 3, paragrafo 1, lettera c), del Dlgs n. 28 del 3 marzo 2011).
Dal 2021 si costruiranno solo edifici riconosciuti come NZEB!
Tutti gli edifici nuovi o soggetti a una ristrutturazione dovranno essere a fabbisogno di energia quasi zero (Near zero energy building, Nzeb), entro il 2021.
Per i nuovi edifici pubblici, comprese le scuole, la scadenza è anticipata al 2019.
Sono classificati Nzeb gli edifici ad altissima prestazione energetica.
Il concetto di edifici NZEB è stato introdotto dalla Direttiva Europea 31/2010/CE, in Italia dal D.Lgs. 192/2005 e successivi aggiornamenti. Da allora ogni paese membro dell’UE ha recepito le Direttive Europee e definito criteri e requisiti per la realizzazione degli edifici ad energia quasi zero.
In Italia il più recente intervento normativo per un approccio più completo al tema è quello espresso dal Decreto Ministeriale 26 giugno 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici”.
Questo decreto enuncia le caratteristiche e i requisiti minimi che un immobile deve rispettare per essere considerato un edificio a energia quasi zero.
Le disposizione del decreto, in vigore a decorrere dal 1 ottobre 2015, diventeranno più stringenti a partire dal 2021, quando scatterà l’obbligo per tutti i privati di costruire solo e esclusivamente edifici NZEB. Obbligo che per le strutture pubbliche è già in vigore dal 2019.
Va sottolineato inoltre che, nel contempo ai lavori europei e nazionali per la redazione normativa, si è proceduto anche a livello locale, nelle singole Regioni, allo sviluppo di protocolli atti a migliorare e regolare l’efficienza energetica degli edifici e anzi, le stesse, si sono mosse più velocemente e con più cura sull’argomento.
T2D e la sua realtà
Attraverso un’operazione di fusione tra Toppetti e Donati Laterizi, nasce T2D che con 4 stabilimenti dislocati in Umbria, Toscana e Piemonte è il più grande produttore di laterizi in Italia. Oggi cerchiamo di costruire al meglio e sempre aggiornati sulle normative vigenti. Affidati a T2D per le tue realizzazioni!